Finanza sostenibile (ESG)
Alla fine del 2015 a Parigi i delegati di 195 paesi hanno partecipato alla Cop21, firmando un accordo sul clima in cui si sono impegnati a favore un’economia e una società più sostenibile. Gli obiettivi sanciti dall’Accordo di Parigi dovranno essere raggiunti nel 2030 ma gli attuali livelli di investimenti sostenibili non sono sufficienti. Per colmare questo divario è indispensabile mobilitare i risparmi degli investitori privati verso investimenti sostenibili.
La valutazione di un investimento sostenibile considera nel processo decisionale di concessione del finanziamento, oltre ai criteri economico-finanziari, anche i fattori ESG (Environmental, Social and Governance) ovvero aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
Il piano di azione della Commissione Europea
Il tema della sostenibilità è prioritario per la Commissione Europea che a dicembre 2016 ha creato un gruppo di esperti (High Level Technical Expert Group on sustainable finance, “HLEG”) a cui ha affidato il compito di elaborare una strategia per l’Unione Europea in materia di finanza sostenibile.
Per dar seguito al lavoro dell’HLEG, la Commissione ha pubblicato l’8 marzo 2018 un piano d‘azione («Action Plan») per finanziare la crescita sostenibile. Tra le altre cose la Commissione:
- ha sviluppato una tassonomia, ovvero una classificazione delle attività economiche sostenibili. L’obiettivo è orientare responsabili, politici, industria e investitori su come sostenere e investire al meglio nelle attività economiche che contribuiscono a realizzare un’economia a impatto climatico zero;
- sta affrontando il tema del Green Bond con una normativa che raccomandi criteri standard per l’emissione. In particolare, tramite la tassonomia determinerà quali attività rispettose dell’ambiente e del clima possano essere finanziate tramite le obbligazioni verdi dell’UE. Questo spingerà il mercato delle obbligazioni verdi, consentendo agli investitori di aumentare gli investimenti sostenibili ed ecologici.
Si sta pertanto definendo un nuovo quadro normativo europeo dove la sostenibilità sarà sempre di più al centro del confronto tra intermediari, gestori e investitori.
La finanza sostenibile è un mercato in via di sviluppo in grado di generare un valore economico e sociale sul lungo periodo che considera soluzioni d’investimento che, oltre a utilizzare logiche finanziarie, integrano fattori ambientali, sociali e di governance nel processo decisionale di investimento.
Oggi la «sostenibilità» è un elemento prioritario per Banche, Compagnie Assicurative, consulenti finanziari e imprese. Una strategia rivolta alla «sostenibilità» è in grado di garantire numerosi vantaggi, mentre sottovalutare tali aspetti può esporre a rischi di vario tipo, come quello reputazionale che, grazie alla sempre maggiore attenzione da parte del mercato alle tematiche ESG, ha assunto un’importanza sempre più rilevante. Il mercato ha infatti dimostrato di premiare i comportamenti riconosciuti come virtuosi nei tre elementi della «sostenibilità»: environment, social e governance.
La finanza sostenibile non si concentra solo sulla tradizionale analisi economico finanziaria ma necessita di una analisi degli asset intangibili che consenta di comprendere modelli di business ESG e di considerare la sostenibilità un vantaggio competitivo .
In futuro, gli asset manager che saranno in grado di analizzare correttamente le informazioni non finanziarie e di sviluppare un maggiore know-how nella gestione e nell’analisi dei fattori ESG saranno in grado di generare rendimenti superiori.
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